Un bianco che apre uno squarcio di luce sulla regione di Vinho Verde e sulla capacità espressiva di larga parte dei bianchi portoghesi del nord: un vero e proprio punto di riferimento.
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È per la produzione di un’eccellente extra vergine di oliva che la famiglia Tomassetti è sempre stata conosciuta, soprattutto nell’anconetano. Nel 2015 la decisione dei fratelli Matteo e Andrea di iniziare con il vino a partire da alcuni bellissimi appezzamenti della zona. Circa 3 ettari di viqne piantate a verdicchio, sangiovese, trebbiano da sempre coltivate in regime biologico. Nuovi sistemi di potatura, concimazione dei terreni ragionata, esclusivo utilizzo di lieviti indigeni e fermentazioni spontanee alla base della loro idea di vino incentrata esclusivamente sulla realizzazione di vini che rispettano il territorio, poco a nord rispetto a quello, più famoso, dei Castelli di Tesi.
È per la produzione di un’eccellente extra vergine di oliva che la famiglia Tomassetti è sempre stata conosciuta, soprattutto nell’anconetano. Nel 2015 la decisione dei fratelli Matteo e Andrea di iniziare con il vino a partire da alcuni bellissimi appezzamenti della zona. Circa 3 ettari di viqne piantate a verdicchio, sangiovese, trebbiano da sempre coltivate in regime biologico. Nuovi sistemi di potatura, concimazione dei terreni ragionata, esclusivo utilizzo di lieviti indigeni e fermentazioni spontanee alla base della loro idea di vino incentrata esclusivamente sulla realizzazione di vini che rispettano il territorio, poco a nord rispetto a quello, più famoso, dei Castelli di Tesi.
È per la produzione di un’eccellente extra vergine di oliva che la famiglia Tomassetti è sempre stata conosciuta, soprattutto nell’anconetano. Nel 2015 la decisione dei fratelli Matteo e Andrea di iniziare con il vino a partire da alcuni bellissimi appezzamenti della zona. Circa 3 ettari di viqne piantate a verdicchio, sangiovese, trebbiano da sempre coltivate in regime biologico. Nuovi sistemi di potatura, concimazione dei terreni ragionata, esclusivo utilizzo di lieviti indigeni e fermentazioni spontanee alla base della loro idea di vino incentrata esclusivamente sulla realizzazione di vini che rispettano il territorio, poco a nord rispetto a quello, più famoso, dei Castelli di Tesi.
Un bianco che apre uno squarcio di luce sulla regione di Vinho Verde e sulla capacità espressiva di larga parte dei bianchi portoghesi del nord: un vero e proprio punto di riferimento.
Regione | Marche |
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Vino | Rosso |
Paese | Italia |
Box | Spontaneità |
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