Un bianco che apre uno squarcio di luce sulla regione di Vinho Verde e sulla capacità espressiva di larga parte dei bianchi portoghesi del nord: un vero e proprio punto di riferimento.
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Tutto ha inizio nel 1985 quando Matteo Di Nunzio, da sempre appassionato di vino e promotore dell’attività agricola di famiglia, si innamora di uno specifico luogo. Nasce cosi Monteruello, nell’astigiano, a Fontanile, a pochi chilometri da Nizza Monferrato. Un’esperienza che all’inizio è solo privata, con una produzione “confidenziale” di poche bottiglie destinate al consumo familiare, e che solo con il passare del tempo si affaccia sul mercato fino ad arrivare alla forma attuale, con l’aiuto della figlia Stefania: circa 5 ettari di vigneto dove trovano dimora sia varietà storiche del territorio come barbera, freisa e moscato che vitigni internazionali quali cabernet e chardonnay.
Tutto ha inizio nel 1985 quando Matteo Di Nunzio, da sempre appassionato di vino e promotore dell’attività agricola di famiglia, si innamora di uno specifico luogo. Nasce cosi Monteruello, nell’astigiano, a Fontanile, a pochi chilometri da Nizza Monferrato. Un’esperienza che all’inizio è solo privata, con una produzione “confidenziale” di poche bottiglie destinate al consumo familiare, e che solo con il passare del tempo si affaccia sul mercato fino ad arrivare alla forma attuale, con l’aiuto della figlia Stefania: circa 5 ettari di vigneto dove trovano dimora sia varietà storiche del territorio come barbera, freisa e moscato che vitigni internazionali quali cabernet e chardonnay.
Tutto ha inizio nel 1985 quando Matteo Di Nunzio, da sempre appassionato di vino e promotore dell’attività agricola di famiglia, si innamora di uno specifico luogo. Nasce cosi Monteruello, nell’astigiano, a Fontanile, a pochi chilometri da Nizza Monferrato. Un’esperienza che all’inizio è solo privata, con una produzione “confidenziale” di poche bottiglie destinate al consumo familiare, e che solo con il passare del tempo si affaccia sul mercato fino ad arrivare alla forma attuale, con l’aiuto della figlia Stefania: circa 5 ettari di vigneto dove trovano dimora sia varietà storiche del territorio come barbera, freisa e moscato che vitigni internazionali quali cabernet e chardonnay.
Un bianco che apre uno squarcio di luce sulla regione di Vinho Verde e sulla capacità espressiva di larga parte dei bianchi portoghesi del nord: un vero e proprio punto di riferimento.
Regione | Piemonte |
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Vino | Bianco |
Paese | Italia |
Box | Spontaneità |
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