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Cascina Boccaccio

Dolcetto di Ovada "Celso" 2018

Denominazione: Dolcetto di Ovada DOC

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Esaurito

La cantina

È a Tagliolo Monferrato, in provincia di Alessandria e nel cuore del distretto produttivo del Dolcetto di Ovada, che Roberto Porciello
ha deciso nel 2002 di rilevare la cascina acquisita circa un secolo prima da Celso, bisnonno della moglie. Un percorso di continua crescita qualitativa tra le prime bottiglie del 2007, la definizione della piccola cantina del 2011, la certificazione biologica del 2017. L’azienda agricola può contare su 3 ettari di proprietà, a cui se ne sono aggiunti altrettanti non
lontano dal centro abitato di Ovada. Oggi, dopo 15 anni, Roberto è riconosciuto come uno dei vignaioli più attenti e consapevoli del territorio, tra i protagonisti della rinascita del Dolcetto.

È a Tagliolo Monferrato, in provincia di Alessandria e nel cuore del distretto produttivo del Dolcetto di Ovada, che Roberto Porciello
ha deciso nel 2002 di rilevare la cascina acquisita circa un secolo prima da Celso, bisnonno della moglie. Un percorso di continua crescita qualitativa tra le prime bottiglie del 2007, la definizione della piccola cantina del 2011, la certificazione biologica del 2017. L’azienda agricola può contare su 3 ettari di proprietà, a cui se ne sono aggiunti altrettanti non
lontano dal centro abitato di Ovada. Oggi, dopo 15 anni, Roberto è riconosciuto come uno dei vignaioli più attenti e consapevoli del territorio, tra i protagonisti della rinascita del Dolcetto.

Il vino

Un mosaico di viti la cui età è compresa tra i 13 e i.70 anni, questa la base da cui Roberto Porcello produce il suo Dolcetto di Ovada più classico. Un rosso di raro equilibrio, che stupisce tanto per quell’immediatezza tipica della tipologia quanto per una profondità tutt’altro che facile da trovare nei vini della zona, un aspetto che emerge grazie a note non solo di frutta ma anche a sentori piacevolmente sapidi che richiamano la terra. Un rosso dinamico e saporito, capacedi farsi interprete e portavoce di tutto quel fermento produttivo che ha investito le denominazioni del Dolcetto negli ultimi anni. Un grande vino da pic-nic.  

È a Tagliolo Monferrato, in provincia di Alessandria e nel cuore del distretto produttivo del Dolcetto di Ovada, che Roberto Porciello
ha deciso nel 2002 di rilevare la cascina acquisita circa un secolo prima da Celso, bisnonno della moglie. Un percorso di continua crescita qualitativa tra le prime bottiglie del 2007, la definizione della piccola cantina del 2011, la certificazione biologica del 2017. L’azienda agricola può contare su 3 ettari di proprietà, a cui se ne sono aggiunti altrettanti non
lontano dal centro abitato di Ovada. Oggi, dopo 15 anni, Roberto è riconosciuto come uno dei vignaioli più attenti e consapevoli del territorio, tra i protagonisti della rinascita del Dolcetto.

Un mosaico di viti la cui età è compresa tra i 13 e i.70 anni, questa la base da cui Roberto Porcello produce il suo Dolcetto di Ovada più classico. Un rosso di raro equilibrio, che stupisce tanto per quell’immediatezza tipica della tipologia quanto per una profondità tutt’altro che facile da trovare nei vini della zona, un aspetto che emerge grazie a note non solo di frutta ma anche a sentori piacevolmente sapidi che richiamano la terra. Un rosso dinamico e saporito, capacedi farsi interprete e portavoce di tutto quel fermento produttivo che ha investito le denominazioni del Dolcetto negli ultimi anni. Un grande vino da pic-nic.  
Un mosaico di viti la cui età è compresa tra i 13 e i.70 anni, questa la base da cui Roberto Porcello produce il suo Dolcetto di Ovada più classico. Un rosso di raro equilibrio, che stupisce tanto per quell’immediatezza tipica della tipologia quanto per una profondità tutt’altro che facile da trovare nei vini della zona, un aspetto che emerge grazie a note non solo di frutta ma anche a sentori piacevolmente sapidi che richiamano la terra. Un rosso dinamico e saporito, capacedi farsi interprete e portavoce di tutto quel fermento produttivo che ha investito le denominazioni del Dolcetto negli ultimi anni. Un grande vino da pic-nic.  

Fruttato +

Floreale

Fresco

Morbido

Varietà delle uve: Dolcetto

Fermentazione: Spontanea

Vinificazione: In acciaio

Maturazione: In cemento

Certificazione: Biologica

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Un bianco che apre uno squarcio di luce sulla regione di Vinho Verde e sulla capacità espressiva di larga parte dei bianchi portoghesi del nord: un vero e proprio punto di riferimento.

Regione

Piemonte

Vino

Rosso

Paese

Italia

Box

Spontaneità

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