Un bianco che apre uno squarcio di luce sulla regione di Vinho Verde e sulla capacità espressiva di larga parte dei bianchi portoghesi del nord: un vero e proprio punto di riferimento.
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È a Tagliolo Monferrato, in provincia di Alessandria e nel cuore del distretto produttivo del Dolcetto di Ovada, che Roberto Porciello
ha deciso nel 2002 di rilevare la cascina acquisita circa un secolo prima da Celso, bisnonno della moglie. Un percorso di continua crescita qualitativa tra le prime bottiglie del 2007, la definizione della piccola cantina del 2011, la certificazione biologica del 2017. L’azienda agricola può contare su 3 ettari di proprietà, a cui se ne sono aggiunti altrettanti non
lontano dal centro abitato di Ovada. Oggi, dopo 15 anni, Roberto è riconosciuto come uno dei vignaioli più attenti e consapevoli del territorio, tra i protagonisti della rinascita del Dolcetto.
È a Tagliolo Monferrato, in provincia di Alessandria e nel cuore del distretto produttivo del Dolcetto di Ovada, che Roberto Porciello
ha deciso nel 2002 di rilevare la cascina acquisita circa un secolo prima da Celso, bisnonno della moglie. Un percorso di continua crescita qualitativa tra le prime bottiglie del 2007, la definizione della piccola cantina del 2011, la certificazione biologica del 2017. L’azienda agricola può contare su 3 ettari di proprietà, a cui se ne sono aggiunti altrettanti non
lontano dal centro abitato di Ovada. Oggi, dopo 15 anni, Roberto è riconosciuto come uno dei vignaioli più attenti e consapevoli del territorio, tra i protagonisti della rinascita del Dolcetto.
È a Tagliolo Monferrato, in provincia di Alessandria e nel cuore del distretto produttivo del Dolcetto di Ovada, che Roberto Porciello
ha deciso nel 2002 di rilevare la cascina acquisita circa un secolo prima da Celso, bisnonno della moglie. Un percorso di continua crescita qualitativa tra le prime bottiglie del 2007, la definizione della piccola cantina del 2011, la certificazione biologica del 2017. L’azienda agricola può contare su 3 ettari di proprietà, a cui se ne sono aggiunti altrettanti non
lontano dal centro abitato di Ovada. Oggi, dopo 15 anni, Roberto è riconosciuto come uno dei vignaioli più attenti e consapevoli del territorio, tra i protagonisti della rinascita del Dolcetto.
Un bianco che apre uno squarcio di luce sulla regione di Vinho Verde e sulla capacità espressiva di larga parte dei bianchi portoghesi del nord: un vero e proprio punto di riferimento.
Regione | Piemonte |
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Vino | Rosso |
Paese | Italia |
Box | Spontaneità |
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